Piano basale

Boschi termofili a carpino nero ed orniello

I boschi di orniello sono caratterizzati da uno strato arboreo piuttosto aperto e luminoso che raramente supera i 10 metri di altezza, si sviluppano su substrati molto fratturati ed endopercolativi (flysch di San Bartolomeo) ed occupano pendii esposti a sud. Si tratta pertanto di boschi legati ad elevate temperature ed all’aridità del suolo.

Lo strato arboreo è dominato dal carpino nero (Ostrya carpinifolia) e dall’orniello (Fraxinus ornus) governati a ceduo, mentre la roverella che dovrebbe rappresentare gli stadi evoluti di questa vegetazione è rada (Quercus pubescens). Si tratta dunque di foreste mantenute giovani dall’intervento umano.

Lo strato arbustivo è floristicamente ricco: la specie più diffusa è Coronilla emerus, una leguminosa dai fiori gialli, insieme al maggiociondolo (Laburnum anagyroides), al sorbo montano (Sorbus aria) e al corniolo (Cornus mas), che si sviluppano all’ombra rada dei rami di orniello.

Lo strato erbaceo è senza dubbio interessante e ricco di numerose specie legate ad ambienti caldi ed aridi, quali Melittis melissophyllum, Ligustrum vulgare, Euphorbia dulcis, Brachypodium pinnatum e Inula hirta. Nelle radure o presso i margini dei boschi di orniello incontriamo, in ambienti con rocce affioranti e suoli estremamente sottili, essenze ancor più spiccatamente aridofile, quali Teucrium chamedrys, Fumana procumbens, Globularia wilkomii, Koeleria macrantha e Juniperus communis (ginepro). Nei primi giorni di giugno è possibile osservare vivacissime fioriture del rosso Lilium bulbiferum e di orchidee rosa (Anacamptis pyramidalis).

Boschi di salice bianco ed ontano nero

I boschi di salice bianco ed ontano nero si sviluppano nelle aree più prossime al corso del torrente Cosia, definibili come aree di golena o come piccoli terrazzi fluviali. Si tratta di stazioni subpianeggianti su substrati conglomeratici a cemento calcareo. È molto probabile che le aree in questione siano saltuariamente soggette a fenomeni di inondazione da parte del torrente Cosia. La vegetazione è strutturata in uno strato arboreo molto aperto in cui le due specie dominanti sono il salice bianco (Salix alba) e l’ontano nero (Alnus glutinosa), ma in alcune stazioni incontriamo anche Populus nigra (pioppo nero) dall’ecologia simile alle precedenti.

Il sottobosco erbaceo è piuttosto rigoglioso e in genere costituito da poche specie che tendono a dominare piccole aree fra loro giustapposte. Presenti in tutti i rilievi sono Galium aparine, Poa trivialis ed Equisetum arvensis. Specie nitrofile erbacee presenti sulle rive del torrente sono anche Urtica dioica e Aegopodium podagraria.

Boschi mesofili a carpino bianco e frassino

I boschi mesofili a carpino bianco e frassino sono foreste di latifoglie legate alla presenza di suoli profondi, freschi e ricchi di materia organica, che rappresentano la vegetazione tipica della pianura padana, oramai sostituita ovunque da coltivazioni ed altri ambienti antropizzati. Tali condizioni ambientali nella Valle del Cosia sono favorite dall’ombrosità dei versanti vallivi, essendo questi sempre piuttosto inforrati, dalla presenza del corso d’acqua, che consente il mantenimento di un microclima ad elevata umidità atmosferica, e dalla presenza di un substrato geologico abbastanza impermeabile costituito da depositi fluvioglaciali di granulometria eterogenea immersi in abbondante matrice calcarea fine (ceppo lombardo).

La fisionomia è data principalmente dal carpino bianco (Carpinus betulus) e dal frassino maggiore (Fraxinus excelsior), ma nella maggior parte dei rilievi compare anche la farnia (Quercus robur), che è tipica degli stadi più evoluti di questa vegetazione.

Il sottobosco erbaceo delle fitocenosi rilevate è formato da essenze caratteristiche dei boschi umidi legate ad ambienti ombrosi e freschi, quali Geranium nodosum, Lamiastrum galeobdolon e Vinca minor, presenti in tutti i rilievi. Specie tipiche di suoli umidi e profondi sono anche Polygonatum multiflorum, Cardamine bulbifera e Ruscus aculeatus.

Nella prima metà di marzo, prima che gli alberi mettano le foglie, si hanno spettacolari fioriture di colorate bulbose come il bucaneve (Galantus nivalis), le varie anemoni (Anemone nemorosa, Anemone ranuncoloides) e le scille. Specie a fioritura estiva interessanti dal punto di vista floristico sono invece Listera ovata (l’orchideacea più diffusa nei boschi della pianura lombarda), Paris quadrifolia, Allium ursinum (le cui fioriture diffondono un fragrante profumo di aglio nel sottobosco) ed infine la rara liliacea Ornithogalum pyrenaicum.