Zoom sul Cosia

Inquadramento del torrente e del PLIS all’interno degli ambiti di tutela ad una scala maggiore.

Bacino idrografico

Il territorio del Parco del ricade all’interno dell’area del bacino idrografico del torrente Cosia, che si presenta come un’entità geografica ed ecologica compatta. Lo spartiacque che delimita il bacino a monte corrisponde alla linea di cresta delle montagne più alte che, elencate da Ovest ad Est, sono: il Monte Uccellera, il Pizzo Tre Termini, il Monte Astele, il Monte Boletto ed il Monte Bolettone che raggiunge la quota più elevata con 1308 m s.l.m..

Il bacino del Cosia comprende i suoi numerosi affluenti, disposti tutti sulla destra idrografica del torrente. Seguendo il corso d’acqua da Est ad Ovest incontriamo nell’ordine il Rio Valloni, la valle di Tavernerio, il torrente Tisone (valle Piattellina), la valle di Solzago e la valle di Ponzate. Le numerose valli del bacino sono separate da dossi disposti perlopiù in senso Nord-Sud, come ad esempio il Dosso Fagorato nel comune di Albese con Cassano.

Il bacino idrografico, o bacino imbrifero, è un territorio dal quale le acque meteoriche o di fusione delle nevi e dei ghiacciai, defluendo in superficie, si raccolgono in un determinato corso d’acqua direttamente o a mezzo di affluenti. Il bacino idrografico è separato dai bacini adiacenti dalla linea spartiacque.

Rete ecologica regionale

L’insieme delle aree e dei corridoi ambientali che le collegano fra loro viene chiamato dagli scienziati “rete ecologica”. Un luogo isolato si impoverisce poiché aumentano le riproduzioni “consanguinee”, più esposte alle malattie genetiche e agli attacchi delle epidemie, mentre cresce la perdita di intere specie fino alla irreversibile alterazione degli ecosistemi. Al fine di poter incontrare soggetti non imparentati, la possibilità di viaggiare e spostarsi è essenziale per i viventi, per garantirne la diversità genetica e impedirne l’isolamento.

L’importanza crescente del concetto scientifico di rete ecologica è stata colta negli ultimi anni e ha portato anche in ambito normativo alla redazione di piani territoriali di vasta scala (regionale e provinciale), nei quali sono stati introdotti vincoli all’espansione urbana lungo le direttrici di collegamento fra le aree protette. La Regione Lombardia ha introdotto nel proprio sistema delle aree protette la RER – Rete Ecologica Regionale – proprio con l’intento di stimolare ad attivare politiche proattive per riconnettere fra loro i diversi ambienti che presentano ancora naturalità.

Il PLIS Valle del Torrente Cosia può essere considerato un primo passo per ricollegare le zone naturali del comasco tra loro e con altre aree naturali, fino a creare un passaggio/corridoio che colleghi le aree urbane al lago di Como.

Inquadramento del PLIS all’interno della RER.