La storia del PLIS

La storia del PLIS Valle del Torrente Cosia risale già a prima degli anni 2000, infatti il primo studio per capire la fattibilità è stato fatto nell’anno 1999. Da quel momento l’iter è stato lungo e le intenzioni alterne. La spinta principale è sempre stata dell’associazione “La città possibile” che ha sempre cercato di smuovere le amministrazioni a salvaguardare le aree verdi che interessano il territorio del Parco.

Il primo passo per sensibilizzare la gente e rendere fruibile e comunicante questa porzione di territorio è stata la posa del ponte dei Bottini nel 2002. Questo progetto portò alla riapertura della vecchia linea del tram come sentiero pedonale; esperimento fortemente gradito dalla popolazione che ha iniziato fin da subito, e non smettendo neanche oggi, ad utilizzarlo.

A contorno della posa arrivò anche la prima proposta, a livello di amministrazioni, di costituire il Parco. Nel corso delle amministrazioni successive, con la stesura e l’approvazione del PGT, si vanno a definire i confini del Parco.

Nel 2013 iniziano i primi tavoli di lavoro finalizzati a produrre la documentazione per l’istituzione ufficiale del Parco fino ad arrivare, il 1° novembre 2019, alla sua effettiva realizzazione (come documentato qui).

L’evento, atteso da molto tempo, si è svolto in una zona caratteristica e luogo di molti eventi nel corso degli anni: il ponte dei bottini, dove si svolge da anni l’annuale castagnata atta a promuovere e ricordare l’inaugurazione della passeggiata del ponte dei Bottini come spunto per proseguire nel lavoro di valorizzazione del territorio.

Il riconoscimento ufficiale è sancito dalla convenzione tra i comuni di Tavernerio, Albese con Cassano e Como, nel 2017, e il riconoscimento provinciale come sito di interesse sovracomunale emesso nel 2019.

Da questo momento la cura del PLIS sarà affrontata dai comuni che, come promesso e sancito dai documenti, dovranno gestire e valorizzare le aree verdi ricordandosi sempre l’obiettivo prefissato.

“L’inaugurazione del Parco rappresenta l’inizio del percorso, non la conclusione”

Consulta la documentazione: